Il vasodipandora

Mi chiamo Michela e sono una doula ma mi piace anche definirmi custode della della nascita sia in senso proprio , della nascita fisica, sia nel senso di rinascita intesa come ri-scoperta del proprio sè più profondo. E' non vi è dubbio, a mio avviso, che l'esperienza del parto per una donna può essere uno dei momenti più significativi e rivoluzionari di contatto con sè stessa e dunque di profonda riconnessione. Ma a certe condizioni, ovvero quando viene rispettata l'intimità di tutto il processo sia prima sia dopo il parto e quando viene permesso a madre e creatura di liberare il provvidenziale cocktail di ormoni dell'amore (come lo definisce Michel Odent) senza il quale entrambi sono esposti a maggiori rischi e complicazioni.
Credo fermamente che la nascita sia uno dei momenti più importanti su cui porre l'attenzione oggi. Salvaguardare la capacità delle donne di partorire con le proprie forze e proteggere il primo contatto tra madre e bambino significa rispondere ai primi bisogni fondamentali dell'essere umano e dunque partire con "il piede giusto" per divenire individui liberi e in contatto con le proprie emozioni.
Conoscere e rispettare i processi fisiologici non è cosa semplice perché significa "non fare qualcosa a tutti i costi", ma piuttosto essere testimoni di ciò che avviene , sotto i nostri occhi.
Ho avuto un percorso di studi umanistico, prima liceo linguistico e poi facoltà di scienze politiche con indirizzo politico internazionale. Da sempre ho avuto a cuore temi di grande respiro e quando mi sono imbattuta nell'esperienza della maternità ho compreso quanto questo momento della vita ci connetta gli uni agli altri perché tutti noi nasciamo da una donna e perché il modo in cui nasciamo, il modo in cui veniamo toccati, accuditi così come i primi odori, gesti, suoni con cui veniamo in contatto sono elementi fondanti per la la nostra salute e il nostro sviluppo. Tutto ciò è stata una scoperta per me e già dai primi momenti della prima gravidanza ho sentito il desiderio di seguire una mia strada e così facendo, passo dopo passo, sono arrivati incontri, scambi e letture che mi hanno aperto una nuova visione della nascita ma anche della donna, dell'essere umano e del futuro dell'umanità. Sono madre di 3 figlie, la prima nata in casa in maniera piuttosto rocambolesca, poi 2 gemelle concepite con fecondazione assistita eterologa e nate in ospedale. Da tutte queste esperienze e dalla partecipazione piuttosto assidua ai seminari residenziali di "accanto alla madre" così come a seminari, conferenze e percorsi di crescita personale (sempre in atto) ho tratto grande motivazione e passione per questa mia missione di doula a servizio del presente e del futuro dell'umanità.
Un ringraziamento speciale a Clara Scropetta, mia mentore ed ispiratrice, autrice di Accanto alla Madre, allieva , traduttrice e interprete di Michel Odent la cui bibliografia è, a mio avviso, una raccolta di esperienze e conoscenze imprescindibili per chi desidera un cambio di prospettiva e di paradigma sul modo in cui veniamo al mondo.